don FeliceCarissimi fratelli e sorelle,
mi vien voglia di dirvi subito con il Papa Francesco: “buona sera!”... Da pochi giorni infatti è ormai impossibile per me rivolgermi a qualcuno per motivi di Fede, senza andare col cuore a quella serata indimenticabile del 13 Marzo, in cui ho colto con infinita gioia (espressa anche con dieci minuti di campane a festa) un cambiamento epocale per la Chiesa, che così potrà servire meglio il mondo. E’ un dono totalmente gratuito quello che Dio ci ha fatto in questo Anno della Fede attraverso due grandi uomini viventi chiamati Benedetto e Francesco! Sono essi che ci aiuteranno, col dono dello Spirito, a rinnovare o a ritrovare la Fede, senza la quale nulla avrebbe senso. Questo ce lo ha insegnato Benedetto che prima di “lasciare” ha indetto l’Anno della Fede come suo ultimo regalo alla Chiesa ed al mondo; questo ce lo sta dicendo Francesco che nel suo primo discorso ai Cardinali che lo hanno eletto, ha raccomandato di “camminare” insieme sulla strada della fede, di “edificare” il Regno di Dio e di “confessare” (proclamare) Gesù Cristo Risorto, senza dimenticare l’importanza di “seguirlo sulla via della Croce”.
Lo striscione posto all’inizio del vialetto che porta alla nostra chiesa vuol ricordare ai passanti che siamo nell’Anno della Fede, cioè nell’Anno in cui Cristo ci offre un’opportunità che potrebbe esse molto triste eludere: “Vi supplico, in nome di Dio, Convertitevi al Cristo!” scrive San Paolo alle sue Comunità; faccio mia l’implorazione in questa Pasqua dell’Anno della Fede.
Se non sentissimo più il bisogno della fede, se fossimo delusi delle persone di Chiesa (ma anche tu sei Chiesa, se sei battezzato) non per questo dobbiamo spegnere la Speranza che c’è in fondo al nostro cuore. “Ma tu non hai bisogna di Speranza?” Allora l’unica strada per riempirti di essa e la Fede, dono che Dio offre a tutti quelli che gliela chiedono con insistenza. “Chi non prega Dio, prega satana” ha detto ai cardinali Francesco, il Papa dei poveri.
Allora,” Buona Pasqua 2013” dal vostro parroco e amicodon Felice Castellani