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"Cari Alexis ed Elieser, vi siamo vicini nella preghiera"

La lettera di don Felice Castellani pubblicata su "il Risveglio" del 18 maggio 2017

Ai due amici sacerdoti siamo vicini più che mai in questo momento difficile per il Venezuela

La situazione in Venezuela purtroppo sta precipitando di giorno in giorno. Il presidente Maduro vuole imporre "la linea dura", ma sta portando il Paese sull'orlo del precipizio. Sordo alle richieste di "moderazione", non accetta neppure gli accorati appelli del Papa e tantomeno la mediazione del Vaticano, invocati dalla Chiesa venezuelana.

Di fronte alla gravissima crisi economica, non si trovano i generi di prima necessità e le medicine essenziali anche per chi ha ancora scorte di denaro. La protesta popolare si va diffondendo ovunque malgrado le squadre speciali del presidente cerchino di mantenere l'ordine a qualunque costo. Gli aiuti internazionali, compresi quelli delle Caritas di tutto il mondo, risultano bloccati alle frontiere: "perché non abbiamo bisogno della vostra elemosina" (questa la motivazinne del governo). In questo contesto la Chiesa venezuelana, che ebbe per anni come nunzio apostolico il card. Parolin, ora Segretario di Stato di Papa Francesco, si sta comportando con esemplare coraggio nel sostegno dei poveri e nella ricerca del dialogo, per ora rifiutato. Nei giorni scorsi il Papa ha scritto una bellissima lettera a tutti gli uomini e donne di buona volontà del Venezuela, che è stata letta in tutte le Messe festive, con grande sollievo dei fedeli.

La nostra Diocesi, prima con l'invio a Chivacoa e a San Felix di alcuni sacerdoti e di laici missionari, senza dimenticare alcune coppie di giovani sposi, poi in un secondo momento con la parrocchia di san Giuseppe che ha per anni accolto due giovani e amati sacerdoti venezuelani nelle persone di don Alexis e don Elieser della Diocesi di San Felipe, ha creato un grande legame di comunione umana e pastorale con con quel caro e martoriato Paese. Ai due sacerdoti siamo vicini più che mai nella preghiera in questo momento difficile che speriamo finisca al più presto.
Don Felice Castellani