Pierina Castellani“Pierina! Sono certo che tu mi stai ascoltando, col tuo sorriso dolce e furbetto, perché i tuoi occhi hanno già visto il Salvatore e le cose ora tu le vedi da un’angolatura divina che  spesso non coincide con la nostra. Ma ascoltami ugualmente.
Ringrazio prima di tutto Dio perché ti ha donata a me, alla nostra bella famiglia (ormai… quasi tutta in paradiso) ai tanti nipoti e pronipoti ed a tutti i  le persone e  le comunità che hai frequentato nella tua lunga vita cristiana.

  1. PIERINA , in pochi sanno che questo nome te lo ha dato il papà Pietro, perché era un grande ammiratore di quella santa donna che era la Pierina Belli, ora Serva di Dio. Pochi sanno che tu,  oltre che una donna di grande fede, eri una una laica consacrata coi voti nell’Istituto secolare delle Missionarie del Sacro Cuore. Tu  eri fedele sempre alla preghiera  quotidiana, Messa, Rosario, Ufficio delle ore  con la comunità: ti piaceva molto pregare, e ti innervosivano quelli che creavano distrazione o recitavano troppo in fretta. Grazie per questo primo messaggio che ci lasci.
  2. Pierina. Tu vivevi la Carità nella Verità,  ancor prima che il Papa scrivesse su questo tema paolino un’Enciclica. Generosa oltre ogni limite, ma anche fin troppo diretta nell’esprimere il tuo pensiero su ciò che pensavi: e su questo spesso ci scontravamo. La tua carità si esprimeva nelle tue generose offerte per i poveri e per la parrocchia, esigendo sempre l’anonimato. Ma soprattutto sarai ricordata da centinaia di persone anziane o ammalate che ogni sabato  e domenica pomeriggio, da sola o con qualche amica, andavi a visitare. Ed anche per la tua cordialità di dialogo con tutti, specie sulle mitiche panchine del parco e con l’invito fatto a molti di prendere  con te il caffè in canonica.
  3. Pierina. Chi più di te ha amato tanti bambini? Dai  tuoi 20 ai 70 anni (cioè per un mezzo secolo) hai insegnato il catechismo a San Vittore, a Fidenza, a Ragazzola, a Diolo, poi  ancora a Fidenza San Michele, S. Lazzaro ed infine a San Giuseppe, dove il Vescovo Poggi nel 1992 ti ha dato la Crode d’oro che conservo  molto cara. Tu per oltre trent’anni hai realizzato il tuo sogno di “Maestra d’Asilo” (come si diceva allora) preparandoti da caparbia privatista a Cremona dopo i 25 anni. La tua “missione” è iniziata a Diolo; poi Fidenza, Salsomaggiore ed infine alla “Don Milani” di San Lazzaro. Quanta gente  ancora incontro che si ricordano con orgoglio di essere stati i tuoi bambini.
  4. Pierina, tu eri sempre vicina a Gesù ed ai suoi Sacerdoti: quanti sacerdoti ti hanno incontrata nella vita! Rinunciando al Matrimonio hai dedicato la tua esistenza a loro, per 63 anni, in spirito di totale servizio (ben lontana dal mestiere della così detta “perpetua”, titolo per te offensivo, anche quando era benevolo..)  Hai iniziato a 20 anni ad assistere l’anziano parroco D. Botti di S. Vittore,  nostro paese d’origine; nel frattempo seguivi i fratelli seminaristi Celeste e Felice cui recavi le provvigioni ogni settimana, a piedi o in bici, a Campolasso o a Fidenza; per qualche anno hai fatto anche da custode alla Casa dello Stirone (ora del Campetto),  dove erano sfollati i sacerdoti  insegnanti nel nuovo Seminario; Per parecchi poi anni a Ragazzola sei stata  a fianco del fratello Don Celeste, in momenti piuttosto difficili per lui; infine dall’11 ottobre 1962 (il giorno d’inizio del Concilio) sei sempre con me (al vecchio Oratorio, al Centro Don Bosco, a Siccomonte e a San Lazzaro, e dal 1984  a san Giuseppe. Hai ospitato una decina di curati fidentini, ed altrettanto preti stranieri  di ogni i continenti; eri orgogliosa di aver ospitato a tavola diversi vescovi e a pranzo anche tre cardinali ( Tonini, Poggi e Antonelli) Nei primi anni della tua malattia quando ormai davi per reali alcuni tuoi sogni, dicevi di aver ospitato anche  il Papa…  I tuoi rapporti con i vari Vescovi sono cosparsi di  simpatici aneddoti:  ricordo soprattutto  Mons. Poggi che ti chiamava “Rita la santa degli impossibili”  regalandoti per questo lo splendido Rosario d’argento che il Papa donava solo alle Regine. Allora, se leggiamo nella Bibbia che “chi ospita un profeta, in quanto profeta avrà la stessa ricompensa”, per te ci sta tutta.
  5. Infine, Pierina, tutti abbiamo conosciuto il tuo spirito universalistico e missionario, espresso nei tuoi tanti viaggi attraverso i santuari e le missioni in tanti parti del mondo. Specialmente in India hai posto il tuo cuore in quattro viaggi, con offerte generose e sempre anonime, attraverso Padre Matteo, che non ha mancato di comunicare la sua sofferenza e la sua preghiera per la tua dipartita, e soprattutto Madre Maria, che ha telefonato dall’India diverse volte in questi giorni, sempre col pianto in gola e che poi ha inviato una mail  di cui riporto qualche passaggio, perché è una testimonianza impagabile.

Allora, ciao, Pierina. Salutami il papà Pietro, la mamma Rosa, Iride, Don Celeste, Marino, Giovanni e anche Claudio.
“Mio carissimo Don Felice e famigliari. Con profondo dolore ho appreso la notizia della nascita al cielo della nostra e mia amatissima Pierina. Ne sono rimasta profondamente commossa fino alle lacrime…perché avevo in cuore il grande desiderio di rivederla ancora. Con la sua morte si è accesa una grande stella nell’universo e un angelo ha raggiunto il suo Dio che lei ha amato donando tutta la sua esistenza  per la Chiesa, al servizio di tanti sacerdoti, in particolare dei suoi due fratelli. Ho scoperto in lei una grande “missionaria in patria”: mi diceva quanto pregava per i missionari e per le missioni con i tanti bambini, gli ammalati, i poveri; quanto amore ha riversato per essi donando più che poteva.
Da vent’anni ci conosciamo e dai nostri incontri è nata una relazione speciale di affetto, amicizia e comunione. La mia amatissima Pierina la sento molto, molto vicina e ringrazio Dio per il grande dono che ci ha fatto con la sua vita intrecciata di tanti sacrifici e amore. Il Dio di ogni consolazione, doni consolazione a tutti voi, che abbraccio con tanto affetto. Pierina, ti voglio tanto bene!... ” Madre Maria Scremìn 


Grazie a tutti voi intervenuti, grazie ai tantissimi messaggi inviatimi, grazie a coloro che con dispiacere non hanno potuto partecipare a quest’incontro carica di commozione, di fede e di amore: tra essi parecchi fratelli sacerdoti. Grazie soprattutto al Vescovo per il suo solerte e fraterno messaggio di vicinanza e benedizione. Grazie alle persone che in questi ultimi hanno seguito giorno per giorno la Piera con grande amorevolezza: oltre ai nipoti, le Suore e le inservienti della Casa pensionato di Salso, il personale della Casa protetta di Fidenza, ma soprattutto  le sue amiche Antonia, Lina,  Brunetta,  Luciana e Teresa.

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