La testimonianza del Viaggio in India 26 Gennaio - 13 Marzo 202
Cari benefattori ed amici, Dopo 5 anni siamo tornati in India, sostenendo personalmente i costi, per incontrare gli amici, visitare le Missioni e verificare i progetti che stiamo sostenendo con il vostro aiuto. Il Viaggio è iniziato nel Kerala, lo stato indiano con la più alta percentuale di cristiani, nel sud dell’India.
Atterrati o Kochi il primo incontro è stato con le sorelle Canossiane del St. Michel's Women's Hostel, ostello che ospita ragazze in povertà provenienti dai villaggi per dare loro l’opportunità di frequentare la scuola cattolica francescana. Quindi ad Allepey l’incontro con l’amico Don Mathew, rientrato in India da due anni presso la sua Diocesi a Changannassery dopo un lungo percorso di studi universitari a Roma, ed ora nominato Rettore della prestigiosa Università St.Joseph College of Communication. Con lui nell’Orfanotrofio Diocesano abbiamo incontrato le suore e i bambini, condiviso momenti di gioco e di amicizia consegnando i disegni preparati dagli scolari della Scuola elementare Ongaro di Fidenza.
Trasferimento in treno a Kannur dove ci attendeva Fr. Shyam, Padre canossiano, ospitati al villaggio di Perumpunna nella Casa di Accoglienza Canossiana per ragazzi senza famiglia, inaugurata lo scorso settembre, progetto caro a Madre Maria e sostenuto dalla nostra Associazione. Oltre alla formazione dei ragazzi Fr.Shyam si occupa del sostegno di una cinquantina di famiglie indigenti, dei malati e degli anziani soli residenti nel villaggio montano di Malayampadi, dove ha vissuto per quattro anni come parroco. Siamo stati al villaggio e abbiamo partecipato alla distribuzione di pacchi alimentari ad alcune famiglie. Poi ci ha accompagnato a conoscere le sorelle del Canossian Convent di Kerukunnu, importante struttura canossiana composta dall’Ostello, una Scuola per infermiere, il St.Martin Porre’s Ospital e la scuola primaria e secondaria St.Bakita, frequentata da bambini dei villaggi dove in segno di amicizia abbiamo lasciato altri disegni donati dai bambini della Scuola elementare Ongaro di Fidenza.
Con un volo abbiamo raggiunto la città di Vizakapatnam nello Stato Andra Pradhes ospiti delle sorelle Canossiane al Bakhita Bhavan, tanto care alla nostra Madre Maria, con le quali la nostra Associazione ha un consolidato rapporto di amicizia e sostegno. La Missione opera in un territorio molto vasto e in povertà sino allo stato dell’Odhisa a Jubo ed Atilima, dove sosteniamo i bambini della scuola. Abbiamo visitato due Missioni: nella prima a Payakaraopeta, sede della Canossa school and Hostel, abbiamo incontrato ragazze dei villaggi ospitate dalle suore nell’ostello. Nella seconda a Draksharama, al Canossa Convent e Jeevani Jhati Healt Center centro per l’assistenza a persone disabili, mentalmente fragili e per trattamenti sanitari e cura delle malattie infettive. Essendo prevista quel giorno la distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie in stato di povertà lo staff ci ha invitato a partecipare. Era l’8 marzo e si è tenuto un meeting al femminile con la consegna di un dolce ricordo a tutte le donne presenti. In città abbiamo visitato lo slum di Darmanagar, dove in una chiesa abbandonata dal culto ci attendevano donne e bambini inseriti nel programma Tuition Children, che sostiene col doposcuola e altri servizi sociali bambini e famiglie e lavora per migliorare la coesione sociale della comunità. A Vizakapatnam abbiamo anche potuto conoscere Fr.Ignazio Padre salesiano che nell’Ostello Don Bosco Navajeevan ospita e sostiene ragazzi di strada.
Abbiamo lasciato Vizakapatnam con un volo per Dehli dove ci attendeva Fr.Joson che ci ha portato alla Sede della Indian Missionary Society (IMS) dove viene gestito il progetto Mother’s care, al quale aderisce la nostra Associazione, che prevede sostegno scolastico primario e alimentare per i bambini degli Slum e dei villaggi rurali e il sostegno economico ai bambini già inseriti in un percorso scolastico per evitare l’abbandono. Nella grande periferia di Dehli siamo stato accompagnati nello Slum Gyansarovar, zona molto degradata all’interno di una grande discarica della città, per visitare una scuola informale in un grande capannone predisposto con aule e cucina, frequentata da 150 bambini ai quali è offerta istruzione e un pasto quotidiano. I genitori sono raccoglitori di quanto recuperabile nella enorme discarica dove vivono, attività alla quale senza la scuola sarebbero destinati anche i bambini. All’interno di questo Slum ci sono altre tre scuole informali nell’ambito del progetto. Poi in sempre nella periferia di Dehli a Baraula abbiamo visitato un’altra scuola che rientra nel progetto di sostegno Mother’s care collegata ad altre due scuole per un totale di 327 studenti dalla prima classe fino alla decima, assicurando a tutti un pasto giornaliero, assistenza scolastica e, alle famiglie, assistenza sociale per evitare l’abbandono. Siamo arrivati nel giorno della Festa di OLI la festa dei colori, accolti con canti, balli, collane di fiori e….tingendoci la faccia con i loro colori... 
E’ stato un viaggio ed un’esperienza ricca di incontri, gioiose emozioni e tanta umanità. Abbiamo potuto verificare come i progetti condivisi e sostenuti con la vostra generosità proseguono regolarmente, e abbiamo anche raccolto qualche nuova proposta di sostegno. Con passione, grande impegno e carità, sostenuti dalla Fede e dalla Preghiera, i nostri referenti sono quotidianamente vicini ai bambini e a queste popolazioni povere, spesso emarginate e dimenticate, per contribuire a costruire insieme a loro e per loro una speranza di vita migliore. Per chi volesse approfondire può collegarsi alla pagina Facebook di Associazione Fratelli dell’India Odv dove troverete il racconto delle tappe del viaggio corredato dalle foto scattate nei luoghi e con gli amici incontrati. Per ulteriori informazioni la nostra mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Con l’occasione il Consiglio Direttivo invia a tutti voi gli Auguri per una Santa Pasqua di Resurrezione!
Franco Valeria Fernanda Ornella Paolo e Moreno