Un momento epocale per la Chiesa
Prima, le inattese e nel suo genere uniche, dimissione di Benedetto XVI, che con grande amore, forza e umiltà ha chiesto di essere sostituito al timone della “barca di Pietro”: non per delusione o scoraggiamento, ma per mancanza di forze necessarie per un compito immane, quale è quello di un Pontefice.
Poi, la pronta elezione, con risultato inatteso dai criteri umani di Papa Francesco, uno che non “viene da lontano” come Papa Wojtila, ma addirittura “dalla fine del mondo (finis mundi)”. Un avvenimento tanto inaspettato quanto desiderato dalla Chiesa e da quasi tutto il mondo; un avvenimento che porta con sé messaggi di speranza e di rinnovamento impensabili solo poche settimane fa. I Cardinali hanno dato ascolto allo Spirito Santo che è il vero “timoniere” della Chiesa, Sposa di Cristo. Fin dai primi istanti della elezione del nuovo Papa, abbiamo visto e sentito piccoli gesti e poche parole, ma pregni di grandi significati che potranno portare la Chiesa ad un’impennata di Fede e di Speranza attraverso il messaggio d’Amore di Gesù.
Il tutto può essere riassunto in un nome che da solo contiene una vera rivoluzione di amore: Francesco! Così si è presentato al mondo l’umile cardinale argentino di origini italiane: con umiltà, con semplicità, con essenzialità.. così come il Vangelo chiede ad ogni cristiano, chiamato a “servire”, come il Poverello d’Assisi che ha “restaurato” la Chiesa con la rivoluzione dell’amore e della povertà. C’è motivo di che ringraziare Dio per averci fatto il dono di essere protagonisti in questa era storica, piena di contraddizioni e cattiverie, ma anche di “Pace e Bene”!
F.C.