Laudato sii, mio Signore, con tutte le tue creature
Ogni creatura è un dono prezioso e contribuisce con il suo “verso” all’armonia dell’ “universo”. Dio ci ha pensato così come siamo, come creature miracolosamente perfette proprio perché imperfette.
Siamo eredi di questa terra, non unici proprietari. Abitiamo con tutti gli esseri di questa terra perché non siamo semplicemente giustapposti gli uni agli altri, lanciati come dadi che si urtano, ma parte di un sistema ben articolato dove tutti abbiamo a che vedere con tutti. Abitiamo perciò senza occupare, senza prendere troppo posto.
Abbiamo una sola casa comune, non ne esistono altre e siamo chiamati a proteggerla e proteggerci curando uno spirito di solidarietà universale, promuovendo l’accoglienza, uscendo dai nostri personali confini mentali e combattendo le ingiustizie.
Siamo una sola umanità sulla stessa terra, un “noi” che deve farsi “io”, per realizzarsi in “noi” (non hanno senso tutte le logiche che escludono). La vita si affronta insieme, i problemi possono avere soluzioni solo da azioni comuni attraverso la solidarietà e la giustizia. La relazione che fa della vita un bene non si costruisce però senza il disordine, la negazione e la lotta. Essere al mondo è un bene, ma è un bene che costa caro, che chiede di sporcarsi le mani per tendere verso una armonia universale.
L’amore è la forza della vita che genera il bene di tutti. Amiamo superando l’egoismo, attraversiamo il confine dell’io e cominciamo a prenderci cura della vita degli altri, della vita delle piante, degli animali. Così scopriremo che esistono affetti, sentimenti, realtà, persone che hanno un valore infinito.
